
Chiesa Santo Stefano di Aosta

Santo Stefano “Etienne”
Una chiesa “quasi” sconosciuta nel
cuore della città di Aosta
Passeggiando lungo la direttrice nord del centro storico di Aosta, chiamata un tempo Cardo maximo, proprio nei pressi dell’attuale Museo archeologico regionale, si nasconde tra le case la bella ed imponente chiesa di Santo Stefano, conosciuta con l’appellativo francese di Saint Etienne.
Un edificio religioso dalla storia antica che sorse all’inizio del XIII° secolo con l’appellativo di Basilica, in un’area destinata a necropoli all’esterno di quella che fu la grande Porta romana Principalis Sinistra (i cui resti sono conservati e visibili sotto in Museo archeologico).
Proprio qui si percorreva uno dei più importanti tratti viari della città di Augusta Preatoria che conduceva verso l’Alpis Poennina, l’attuale Colle del Gran San Bernardo, un’importantissima meta di commercio e passaggio di oltre Alpe.
La chiesa si ampliò nel 1400, fino alla sua ultima trasformazione avvenuta tra il 1728-29.


L’attuale edificio di culto è un piccolo gioiello che stupisce per la sua ricchezza artistica di diversa epoca, nonché per la sua elegante semplicità.
Sulla facciata esterna, recentemente restaurata, spiccano evidenti numerose raffigurazioni di Santi, che attorniano la scena del martirio di Santo Stefano raffigurata al centro.
Con occhio attento inoltre si scorgeranno molti particolari come la pietra chiara proveniente dalle cave di Aymavilles utilizzata per realizzare la cornice del grande portale di ingresso e la scritta in latino “Hoc opus fecit fieri Jacquemin Pastor” sull’architrave dell’ingresso realizzato sulla destra della facciata.
All’interno la chiesa conserva un gioiello del barocco, il grande Altare maggiore dorato,del 1670 sormontato da un soffitto a volta multipla, mentre nella navata sinistra un’insolita scultura alta ben 4,60 metri e ricavata da un unico ceppo di legno rappresente la figura di San Cristoforo, un’opera realizzata nel XV° secolo e attribuita alla bottega dell’intagliatore valdostano “De Chetro” attivo anche nella Cattedrale di Aosta

Informazioni
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