
Chiesa romanica Santa Maria Maddalena a Gressan

VISITA GUIDATA ALLA “MAGDELAINE” DI GRESSAN
Immersa in un paesaggio bucolico che riesce a trasportarci indietro nel tempo, la bellissima Chiesa romanica di Gressan, colpisce per la sua essenzialità e semplicità.
Il comune di Gressan di origine medievale, oggi molto esteso, presenta ben tre edifici religiosi sul suo territorio, posti a notevole distanza tra loro in corrispondenza delle numerose frazioni che permettevano di ospitare tutta la popolazione alle celebrazioni liturgiche.
In particolare, questa piccola chiesa, intitolata a “Santa Maria Maddalena”, la discepola di Cristo, è da considerarsi tra le più antiche della Valle d’Aosta.
Il nucleo principale dell’edificio venne realizzato nella metà del XII° secolo, e dipese dal Capitolo della Cattedrale di Aosta, che estendeva il suo potere oltre che in numerose località della Valle, anche in in questo luogo, un tempo campestre e poco popolato.
L’abside originale e il suo campanile, in puro stile romanico, con questa lieve inclinazione verso sud le conferisce un aspetto di forza e di antica presenza nel lento scorrere del tempo.
A cavallo tra il XIV° e il XVI° secolo l’edificio si abbellì e si arricchì dal punto di vista estetico, grazie ad un completo rifacimento per volere dei nobili “De Villa”, discendenti dell’antica famiglia “De Graciano”, da cui probabilmente il toponimo Gressan. Rimase una parrocchia fino al 1786, quanto venne unita in seguito alla Parrochia di Santo Stefano, mutando il proprio ruolo in cappella.

A cavallo tra il XIV° e il XVI° secolo l’edificio si abbellì e si arricchì dal punto di vista estetico, grazie ad un completo rifacimento per volere dei nobili “De Villa”, discendenti dell’antica famiglia “De Graciano”, da cui probabilmente il toponimo Gressan. Rimase una parrocchia fino al 1786, quanto venne unita in seguito alla Parrocchia di Santo Stefano, mutando il proprio ruolo in cappella.
LA FACCIATA AFFRESCATA DA GIACOMINO DA IVREA
Riccamente ed interamente affrescata, la facciata occidentale della Chiesa, si presenta come un grande dipinto per tutta la sua superfice.
A dominare la scena l’altissima figura di San Cristoforo, protettore dei viandanti, una rappresentazione della messa di San Gregorio, oltre a temi cortesi del gotico internazionale, quale San Giorgio che combatte il drago.
Si può dire in realtà, che l’intera chiesa fu da considerare come una grande tela bianca per il noto pittore canavesano Giacomino da Ivrea, che si occupò dal 1463 dell’esecuzione delle scene religiose sia esterne che di tutto l’abise del presbiterio all’interno.


INTERNO
All’interno lo sguardo viene attratto dal presbiterio interamente affrescato.
Queste bellissime scene tardo quattrocentesche, eseguite sempre dal magister Giacomino da Ivrea, furono restaurate la prima volta nel 1938.
Una parte di dipinti, illustrano in 14 scene la “leggenda di Santa Maria Maddalena”, alla quale è intitolata la chiesa.
A decorare tutto l’abside centrale la figura del Cristo benedicente, circondato dai 4 evangelisti e sulle pareti laterali gli apostoli.
Non sfuggono I colorati motivi geometrici e ornamentali, quasi come un marchio di “fabbrica”, caratteristici della bottega del noto pittore, che corredano con vivacità i racconti sulle pareti.

ATTORNO ALLA CHIESA…
Castello “Tour de Villa”
Appena più a monte rispetto alla chiesa, a dominare la campagna si erge il castello “Tour de Villa”, appartenuto alle famiglia congiunte “La Tour” e I “De Villa”, nel XIII° secolo.
La sua caratteristica forma richiama un’altro castello noto, quello di Introd, in quanto l’antica torre isolata venne avvolta in un secondo momento con l’edificazione di un altro corpo di fabbrica abitativo, di forma semicircolare.
A partire dal 1693 la dimora ebbe numerosi passaggi di proprietà. Attualmente è proprietà privata ed è diventato una struttura ricettiva unica per la sua atmosfera.

“Tour la Plantà”
A pochi metri dalla chiesa ma posta su pianoro sorge un’altra costruzione medievale, un’alta torre di 14 metri, quadrata e curiosa, in quanto una tipologia di torre di piano!
Un forte elemento simbolo di potere e dominio di questo terreno, o piccolo centro agricolo e feudale.
Secondo lo studioso Lange, la torre venne edificata già in epoca romana.
Da documenti storici risulta che essa venne abitata nel corso XIV° – XV° secolo dai nobili “De Planta”.

Oltre ai suggestivi terrazzamenti, costituiti da filari dei vigneti che continuano verso il comune di Aymavilles, per chi ama le passeggiate, la riserva naturale xerotermica di “Cote de Gargantua“, nota come il “dito del grande Gigante”, secondo la leggenda popolare, è un luogo originatosi a seguito di antichi depositi glaciali, soleggiato panoramico dove ammirare poter ammirare

Informazioni
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