
Saint Vincent e la sua storia tra Terme e Casino’

Anche in Valle d’Aosta esiste una “riviera”… Il celebre Comune di Saint Vincent é conosciuto infatti con l’appellativo di “Riviera delle Alpi” per la sua posizione geografica quasi a terrazzo, situato in una conca protetta ed in parte pianeggiante scavata naturalmente dal ghiacciaio. Gode di un clima molto soleggiato e favorevole tutto l’anno, vista la sua posizione all'”adret”, la sinistra orografica.
Questo permise sin dalle epoche più antiche di insediarsi e di fondare l’economia del luogo per lungo tempo sull’agricoltura. Il Comune ha però una superficie molto più ampia di quella che appare dal capoluogo, in quanto si sviluppa nelle numerose frazioni con diversi villaggi, disseminati nel suo versante.
COSA VISITARE
Una guida è in grado di far cogliere tutti gli aspetti del luogo dai più noti a quelli sconosciuti. Come diversi luoghi di attraversamento, il paese sorge proprio su un tratto della lunga Via romana delle Gallie, chiamata Via Francigena in epoca Medievale. Numerose sono le testimonianze sul suo territorio, a partire dai resti del Ponte romano costruito per superare il torrente Cillian, fino ad arrivare agli antichissimi resti conservati nel sottosuolo.
LA CHIESA DI SAN VINCENZO di Saragozza
Saint Vincent andrebbe davvero sfogliata.. La Chiesa di epoca romanica, dedicata a San Vincenzo di Saragozza è uno scrigno del tempo! Nascoste nelle sue fondamenta sono conservate le vestigia di una mansiones romana, un luogo adibito alla sosta e al ristoro dei viaggiatori, che era dotata di impianto termale, ancor oggi in parte visibile. Le trasformazioni continuarono in questo sito anche in epoca medievale, quando alla struttura romana si sovrappose qui una prima chiesa del V° sec. d.C. che venne ancora ampliata a partire dall’XI° sec. d. C. con 3 navate e assumendo lo stile architettonico romanico, ancora percepibile al suo interno e nella cripta. A seguito di numerosi restauri avvenuti nei secoli, dovuti in parte ad incendi, la chiesa si presenta oggi più lunga di 2 campate. Opera di Camillo Boggio, l’architetto che operò anche con la trasformazione neogotica del castello di Saint Pierre.
All’interno vi è il contratsto tra la sobrietà dell’ambiente romanico e la ricchezza pittorica della zona del presbiterio. I cicli di affreschi più antichi sono databili alla prima metà del XV° sec. attribuiti principalmente al pittore Giacomino da Ivrea che operò in numerose chiese della Valle d’Aosta. Visibile è anche un frammento pittorico di una scena riconducibile all’esecuzione di Giacomo Jacquerio, noto esponete dello stile Gotico internazionale. Infine fu Filippo da Varallo, nel XVII° sec. a concludere il riaffresco dell’abside centrale, che si ammira ancora oggi, a seguito di un rovinoso incendio.
A seguito della scoperta di due sorgenti di acqua salina e del conseguente sviluppo turistico, nel XIX° sec. furono costruiti i primi alberghi, insieme ad uno stabilimento termale terapico e una Casa da gioco, aspetti che diedero una nuova identità e vocazione a questo Comune.
Spiccano nel capoluogo alcuni edifici più prestigiosi in stile Liberty (belle époque) che sono preziosi in quanto difficilmente riscontrabili in Valle. Tra questi è da citare il Gran Hotel Billia, i cui lavori iniziarono nel 1907, un simbolo del paese che ha mantenuto la sua originale facciata elegante in stile 1900. Ancora oggi però, l’architettura civile presenta i suoi aspetti più interessanti nell’ambito rurale. Un po’ in tutti i Villaggi circostanti si trovano “Raccard e Grenier”, databili 1600, mulini e antiche cappelle affrescate.

Informazioni
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