Castello di Chatel Argent

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Edificato su una stretta naturale, un passaggio obbligato accanto alla Dora Baltea, rappresentava uno dei tre castelli militari di sbarramento della regione.

VISITE GUIDATE AL CASTELLO PRIMITIVO
“CHATEL ARGENT” in VILLENEUVE

Un luogo strategico che fu scelto anticamente dalla potente famiglia dei Bard per il controllo dei traffici diretti al Colle del Piccolo San Bernardo e dove trovava dimora uno dei 3 castelli difensivi più antichi della Valle d’Aosta… 

 

Un borgo antico e strategico

La nostra visita parte dal borgo di Villeneuve. La salita tramite la caratteristica “rampa” scavata nella roccia nel 1817, come riporta l’incisione, voluta dagli abitanti del paese per recarsi alla bellissima chiesa di Santa Maria, è l’inizio di un percorso emozionante che ci condurrà verso testimonianze di epoca antica molto diverse tra loro.

Data la sua posizione geografica strategica, il luogo fu frequentato sin dall’epoca protostorica, in quanto collocato su l’altura al riparo da pericoli e dallo straripamento delle acque del fondo valle e fu noto in seguito anche a Salassi e romani.
A testimonianza di questi periodi di insediamento, sono i ritrovamenti di una epigrafe funeraria romana, di un miliario scoperto nella Chiesa di Santa Maria ed i resti di un ponte romano per l’attraversamento del fiume Dora Baltea.

Alcune monete del V° sec. vennero invece ritrovate sotto la chiesa parrocchiale del borgo, a testimonianza del grande passaggio commerciale e del ruolo di centro di servizi che rappresentava l’abitato in epoca medievale, perché posto all’imbocco delle valli che conducevano a Rhemes e a Valsavarenche, non ché della Via Francigena.

Giunti sulla Becca di Villeneuve, nome dato per definire la cima, si apre un pianoro suggestivo, dal quale la torre fondata nel punto più alto su roccia viva, domina la vallata sia ad est che a ovest. Il panorama di ampio respiro, permette di abbracciare con lo sguardo tuttto il fondo valle e di scorgere i numerosi castelli, appostati come sentinelle.

 

“ARGENT… “
tradotto dal francese significa denaro.  Tra le varie opinioni, si pensa che tale nome derivi dal fatto che qui si “battesse moneta” ma tra le diverse ipotesi citate, il toponimo potrebbe ancor più derivare dal caratteristico colore grigio chiaro tipico del marmo bardiglio, quasi “argentato” che conferisce la colorazione alle rocce del luogo.

Un marmo molto caro ai romani che lo utilizzarono per l’abbellimento monumentale della città Augusta Praetoria, ovvero Aosta. La denominazione “Castrum argentum” compare infatti cento anni prima dei ritrovamenti delle monete nel territorio risalenti al 1267.

 

IL CASTELLO

Edificato nel 1.275 non casualmente, su una stretta naturale, un passaggio obbligato accanto alla Dora Baltea, da James of Saint Georges, architetto del conte Pietro II° di Savoia, rappresentava uno dei 3 castelli di sbarramento e controllo della Valle d’Aosta.

Il suo sistema difensivo era organizzato su 3 livelli ad altezza diversa, per avvolgere tutta la rocca tramite altrettante 3 cinte murarie concentriche.

La “camicia” o cinta muraria più alta, abbracciava il donjon, cioè l’alta torre di avvistamento , una seconda inglobava un ampio spazio pianeggiante in cui è presente la bella cappella romanica intitolata a Santa Colomba ed i corpi residenziali oggi scomparsi, mentre un’altra cinta scendeva lungo il versante, fino ad inglobare l’antichissima chiesa di Santa Maria.

A sud della torre era presente una cisterna per l’approvvigionamento idrico e un corpo abitativo di cui rimane traccia del camino. Sono ancora ben visibili parti strategiche del camminamento di ronda lungo le mura.

 

UN “DONJON” del tutto particolare…

Una torre “nuova” non più squadrata bensì circolare, che rappresenta un’evoluzione architettonica data dalla maggior capacità visiva e difensiva.

Alta 16 m. con un diametro di ben 9 m., poteva essere utilizzata dal signore del castello come ultima dimora in caso di attacco.
Tra le sue mura spesse ben 1,85 m. si riconosce l’ingresso posto a 5 metri dal suolo.
Dall’esterno la particolarità: è visibile una lunga traccia del ponteggio elicoidale di costruzione che la caratterizza!

Altre torri di tipo circolare si svilupparono a sulla cinta muraria di Aosta occupando e trasformando quelle preesistenti romane. Di grande bellezza sono quelle di “Bramafam” e “Tourneuve” visibili in città.

Ai piedi della torre inoltre, i ritrovamenti di un ampio spazio circolare ricordano un forno che venne costruito per la produzione di calce destinata al cantiere della torre stessa.

 

Un’esperienza unica ed emozionante!

 

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