VISITA GUIDATA AL CASTEL SAVOIA
Qui, a Gressoney Saint Jean, tra queste mura circondate dalle alte e bianche vette del Massiccio del Monte Rosa che superano i 4000 metri tutto parla di Lei: Margherita, prima Regina d’Italia.
Posta la prima pietra nell’estate del 1899, come regalo del suo consorte il Re Umberto I°, il Castello reale che oggi ammiriamo fu la residenza estiva che la accolse per più di 20 anni.
All’interno il nome della sovrana echeggia ovunque sulle pareti, sugli intagli del soffitto a cassettoni, sui camini e sulle vetrate, l’iniziale di Margherita non può sfuggire, tanto da diventare una caccia al tesoro tra salottini, ambienti da gioco e una veranda dalla vista mozzafiato.
La bellezza e la varietà artistica dell’edificio continua all’esterno, nell’eleganza delle sue cinque alte torrette che richiamano lo stile neogotico, e nel suo aspetto candido dato dalla bella pietra grigia chiara locale. Castel Savoia sembra uscito da una fiaba, davvero una dimora reale d’altri tempi.
Ai piedi dell’edificio inoltre visiteremo il giardino botanico roccioso uno dei “magnifici quattro” della Valle d’Aosta.
Progetto “JARDINALP” – Nuovo spazio divulgativo
Dal 2021 si arricchisce l’offerta turistica di Castel Savoia che permetterà di godere della bellezza della natura oltre che dell’architettura.
Tutto il vasto parco si è arricchito di una nuova sede espositiva di carattere naturalistico, facente parte di un progetto “JARDINALP” che mira a promuovere la flora alpina e che lega tra di loro i 4 giardini botanici della Valle d’Aosta (Saussurea del Monte Bianco, Paradisia di Valnontey-Cogne, Chanousia al Colle del Piccolo San Bernardo e Castel Savoia di Gressoney) con altri 2 siti naturalistici delle alpi francesi e 2 delle Alpi marittime, pensato per promuovere la scoperta del patrimonio botanico locale e non solo.
L’attesa prima di entrare al castello o il tempo dopo la sua visita, diventerà quindi più piacevole e permetterà sia a grandi che piccini di intrattenersi presso il nuovo allestimento per trovare informazioni sulla storia del castello ma soprattutto dell’ambiente naturale della Valle d’Aosta e dei siti naturalistici del territorio.
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