Storia della Fiera:
la millenaria, dove tutto ha inizio…
Quella che oggi è una delle più celebri feste dedicate all’artigianato e all’enogastronomia affonda le sue radici in un tempo lontano… millenario!
La fiera porta il nome di un monaco dal nome particolare ed insolito, vissuto ad Aosta in un periodo un po’ imprecisato a cavallo tra il VI° e l’VIII° secolo d.C., scomparso però il 1° di Febbraio.
Ciò riporta soprattutto la tradizione orale, raccolta di uno scritto medievale dedicato alla sua vita.
Un Santo molto amato e sentito dalla popolazione valdostana ma non il patrono di Aosta, che è invece San Grato uno dei primissimi vescovi della diocesi risalente al V° sec. d. C.
Solo a Orso, a partire dall’anno 1000 è dedicato il ricordo e la commemorazione tramite la Fiera, diventata un luogo di ritrovo di tutta la comunità valdostana, un tempo utile allo scambio di oggetti d’uso quotidiano e contadino, che si svolgeva prima dei lavori agricoli dell’imminente primavera.
Cosa visitare insieme durante la FIERA
La ricca Collegiata che porta il suo nome, risalente ad una ricostruzione dell’anno 1000. All’interno è presente l’antica cripta che risuona ancor oggi di forti suggestioni.
Il bellissimo Chiostro istoriato, con un capitello a lui dedicato nel quale sono scolpiti principali episodi della sua vita ed infine i monumenti romani della città di Aosta.